Perché il cambiamento climatico è importante per la BCE?

7 novembre 2022

Il cambiamento climatico è importante per la BCE perché influenza:

• l’economia, incidendo a sua volta sul nostro obiettivo di preservare la stabilità dei prezzi;
• le banche su cui vigiliamo per garantirne sicurezza e solidità;
• la nostra esposizione al rischio.

Il cambiamento climatico comporta due tipi di rischi per la nostra economia: rischi fisici e di transizione.

Cosa sono i rischi fisici?

I rischi fisici sono conseguenze dirette del cambiamento climatico, ad esempio quando le tempeste o le inondazioni danneggiano le case e le strade o distruggono i raccolti. Questi eventi sono diventati più frequenti e intensi negli ultimi decenni e colpiscono sempre più parti dell’economia.

Inoltre, i cambiamenti di più lungo periodo come l’alterazione del ciclo idrologico e l’aumento delle temperature possono arrecare danni all’industria e all’agricoltura. In assenza di azioni che rallentino questi cambiamenti, i loro effetti non faranno che peggiorare.

Cosa sono i rischi di transizione?

Ridurre le emissioni di carbonio è essenziale per rallentare ed evitare gli effetti più devastanti del cambiamento climatico. È per questo che l’Unione europea ha assunto l’impegno di un’economia a zero emissioni nette entro il 2050. Per raggiungere questo traguardo dovremo rendere più verdi tutte le nostre attività economiche, anche come produciamo beni e servizi, come viaggiamo e come ci nutriamo. Il passaggio a un’economia più verde può offrire grandi opportunità, che si concretizzeranno in nuovi posti di lavoro e un ambiente più sano.

Ma comporta anche dei rischi, in particolare se le politiche volte a incoraggiare attività più sostenibili saranno adottate troppo in fretta, senza dare a imprese e cittadini il tempo necessario per adattarsi. Le imprese potrebbero fallire, le persone potrebbero perdere il posto di lavoro e il valore delle attività finanziarie potrebbe crollare. Questi sviluppi potrebbero essere causati da nuove regolamentazioni, modifiche delle preferenze dei consumatori e innovazioni tecnologiche che rendano obsoleti i prodotti non rispettosi dell’ambiente. Sono i cosiddetti “rischi di transizione”.

In che modo il cambiamento climatico influenza i prezzi?

Il cambiamento climatico incide sull’economia e pertanto ha un impatto anche sui prezzi. La siccità e gli incendi possono distruggere i raccolti. Le inondazioni e l’abbassamento dei livelli idrici possono bloccare i sistemi di trasporto e le catene di approvvigionamento, comportando costi elevati per le imprese. Simili eventi possono anche avere ripercussioni sui mercati finanziari, propagando di conseguenza instabilità. Tutto ciò può incidere sui prezzi e quindi sulla nostra capacità di mantenerli stabili.

Anche le politiche concepite per promuovere una svolta ecologica delle attività economiche influenzano i prezzi. I sussidi per gli investimenti in energia verde o le imposte sul carbone, sul petrolio e sul gas possono avere un impatto sull’economia e sui prezzi.

In che modo il cambiamento climatico incide sulle banche su cui vigiliamo?

Uno dei principali compiti di una banca è la concessione di prestiti ai clienti, fra cui le imprese. Un’impresa che subisse un’inondazione potrebbe ritrovarsi in difficoltà finanziarie, perdendo la capacità di rimborsare i propri prestiti, e ciò avrebbe un effetto negativo anche sulla banca.

È per questo che dobbiamo assicurarci che le banche siano consapevoli dei propri rischi climatici, come un’esposizione elevata verso settori ad alta intensità di carbonio o verso clienti ubicati in aree geografiche più esposte al cambiamento climatico. Chiediamo alle banche di tenere conto di tali rischi nella loro strategia, nella governance e nella gestione dei rischi.

Come incide il cambiamento climatico sul nostro bilancio?

Dobbiamo fare attenzione anche alla nostra esposizione ai rischi climatici. Il cambiamento climatico può avere un impatto sulle attività che deteniamo e sulle garanzie che accettiamo a copertura dei prestiti che concediamo alle banche. Dobbiamo gestire questi rischi in maniera adeguata e ridurli.

Non siamo l’attore principale nella transizione a un’economia più verde. Questo spetta innanzitutto a governi e parlamenti, ma noi ci impegniamo a fare la nostra parte per far fronte al cambiamento climatico, nell’ambito del nostro mandato.

Abbiamo avviato un piano di azione per tenere conto del cambiamento climatico nella nostra politica monetaria e abbiamo posto il cambiamento climatico tra le priorità fondamentali del nostro ruolo di autorità di vigilanza. Stiamo migliorando i nostri modelli, la qualità dei dati che utilizziamo e il modo in cui gestiamo i nostri rischi.

Vogliamo promuovere un cambiamento più ampio a livello di comportamenti. Le nostre regole possono incoraggiare le banche ad avere una maggiore consapevolezza dei rischi climatici relativi alle attività che detengono, a essere più aperte al riguardo e a informarci su tali rischi in modo coerente. Se le banche e le imprese sono più consapevoli dei rischi climatici e più trasparenti sui loro effetti, tutti quanti possono tenerne conto in maniera adeguata attribuendovi il giusto costo. Stiamo inoltre condividendo la nostra esperienza e gli insegnamenti che ne abbiamo tratto per incoraggiare altri a fare la propria parte nella lotta contro il cambiamento climatico.